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Soldi al Sud, paga il Nord

Articolo scritto il 16 Agosto 2018 nella sezione " Amor veritatis… "

SOLDI AL SUD, PAGA IL NORD

Evidentemente serpeggia nervosismo, monta il terrore di non farcela, crisi di panico in vista. Forze "cazzute" in campo ce ne sono sempre meno e, queste poche, realisticamente, sono alla canna del gas. Il sistema frana, il loro sistema, quello cartaceo della finanza d´accatto con i bauscia vestiti come pinguini, tutto collusione e villa nel varesotto.
Detto fra noi, stanno rimanendo in mutande.

Hanno scoperto di avere la n´drangheta e la camorra fin dentro la loro camera da letto ... e stanno per essere schiacciati sotto le macerie di quella che è stata la loro convinzione per anni, che ai terroni di merda sarebbe bastato fargli annusare soltanto l´olezzo puzzolente dei loro soldi per poterne ottenere servigi ed omertà, che tanto sarebbe bastato per tenerli relegati nel loro serraglio, feccia umana a prescindere, solamente perché qualcuno si accorse di una evidente fossetta occipitale mediana dopo un attenta osservazione della scatola cranica (pensate un pò che genere di preoccupazioni ha reso insonni le notti di certi padri della Patria, Lombroso in testa)!

Cosa c´è sotto, allora, quel titolo vomitevole che campeggiava a quattro colonne, alcuni giorni fa, sul quotidiano del Berlusca che non legge più nessuno?
La riproposizione, ad orologeria, di un senso di colpa utilizzato come arma di subordinazione psicologica, di dominio inconscio. E non vi sembri esagerato, perché è ormai un fatto acclarato, sin dai tempi antichi, che si ricorra a questi ed altri diabolici meccanismi quando diventa necessario il controllo, oltre che delle masse, delle coscienze. Il senso di inferiorità è tra questi, di sicuro tra i più potenti e funzionali ai "bisogna" di coloro che si atteggiano a classe dirigente (sic !!!), e per questo motivo, pretendono di essere dominanti.
Lo si può pure progettare ed indurre a tavolino.
E chi getta luce su questi subdoli strumenti psicologici commette un reato gravissimo: "piagnisteo meridionale". Quando si consolida il principio che si è colpevoli, magari - per ancestrali motivazioni - questo può aiutare ad accettare la subordinazione, l´insulto, la menzogna.
E questo è accaduto

Il meccanismo del senso di colpa, dunque, può essere utilizzato per finalità politiche ed economiche. Ma prima il dominus deve scardinare il sistema di cui fa parte il dominato. Scriveva a tal proposito Milan Kundera: "Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. Dopodichè il popolo s’incomincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è stato. E il mondo intorno a lui lo dimentica ancora più in fretta".

E nel riscivere la storia ... ci si accorge, dati alla mano, che la nostra, quella meridionale, è e deve rimanere una economia colonizzata, un enorme mercato destinato solo a consumare. Pensate che il il Nord vende al Sud, ogni anno, merci per 70 miliardi di euro, cioè tre volte di tutte le esportazioni del Nord nel continente Europeo.
Vi do una notizia: conosco molte persone che, per le ragioni di cui sopra, sta iniziando a comprare prodotti solo Made in Sud ...
Io mi sto organizzando ...

Nel riscrivere la storia, i vincitori hanno stabilito ... che il Sud deve farsene una ragione.

E allora ...

E´ colpa nostra se abbiamo il 50% in meno di lavoro, servizi, infrastrutture, occasioni o speranze (dati Istat).

È colpa nostra se per lavorare occorre emigrare lontano dalla nostra terra e dai nostri affetti. Prima della colonizzazione del Sud (alias ... Unità d´Italia) si emigrava soltanto al Nord.

E´ colpa nostra se lo Stato Italiano dà al Sud 85 miliardi di euro di risorse in meno a parità di popolazione rispetto ai cittadini del Nord e, per ciò che riguarda gli gli investimenti, 6,5 miliardi di euro in meno, sempre ogni anno. Da considerare che, in queste cifre, ci sono anche i Fondi Europei: il che significa che l´Italia, di suo, non ci mette quasi niente. Questo divario probabilmente spiega perchè il 100% degli studenti di Monza usufruisce di mensa scolastica a dispetto dello 0,07% degli studenti di Reggio Calabria,

Ed è colpa nostra se, sempre per cotanto motivo, per la famiglia e l´assistenza a Trieste, si spendono 400 euro pro-capite mentre a Vibo Valentia meno di 10 euro.

È colpa nostra se, a fronte dei 71 progetti infrastrutturali (delineati dallo scorso Governo) da realizzare entro il 2020, solo 2 riguardano il Mezzogiorno.

È colpa nostra se Matera, che sarà capitale europea della cultura nel 2019, non ha ancora una ferrovia (da un secolo e mezzo), mentre da Napoli è impossibile raggiungere in treno Bari senza doverlo prima cambiare.

E´ colpa nostra se, in Sicilia, per percorrere 300 km di ferrovia ci vogliono 14 ore e mezzo, mentre tra Torino e Milano c´è un tratto di Alta Velocità progettato per essere percorso da 400 treni al giorni (... manco Pechino-Shangai) ed invece sono soltanto 40 i treni a servirsene.

Ed è colpa nostra se questa linea è costata sette volte di più, a kilometro, di quello che mediamente costa un opera del genere in Francia. Ed è sempre colpa nostra se da Torino a Pechino correrà, da qui a poco, un treno che congiungerà le due città in 26 ore ... lo stesso tempo che ci si impiega da Torino ad Agrigento.

Ed è colpa nostra se, merito dell´allora ministro dell´agricoltura Zaia, grazie ad accordi sottoscritti con il Canada, l´Italia esporta colà soltanto olio di olivo veneto.
Ed è sempre colpa nostra se, grazie ad accordi con la Cina, ci sono soltanto tredici vini nostri tutelati: sono tutti del Nord.
Ed è sempre colpa nostra se le navi della Via della Seta possono attraccare soltanto ai porti del Nord, quelli di Trieste e di Genova, passando - facendo marameo - davanti a quelli meridionali.

È colpa nostra se uno dei più importanti porti del Mediterraneo, Gioia Tauro, non sia collegato alla rete ferroviaria.

E, storicamente, è sempre colpa nostra se nell´800 ci hanno sottratto la cassa, se nel dopoguerra col Piano Marshall siamo stati destinatari del 10% dei finanziamenti, se con la finta Cassa del Mezzogiorno siamo stati destinatari dello 0,5% del Pil nazionale (corrispondente alla somma annua versata dai paesi europei per gli aiuti nel terzo mondo).

Ed è sempre colpa nostra se ci hanno scippato i fondi Fas e se ci hanno sottratto il Banco di Napoli. Prima della colonizzazione del Sud (alias ... Unità d´Italia) il 66% dei soldi di tutta la Penisola era al Sud. Il Nord era carico di debiti. Ciò nonostante, ci sono voluti altri ottant´anni prima che le popolazioni del Sud diventassero più povere di quelle del Nord.

Così come è colpa nostra se col famoso Sblocca Italia siamo stati destinatari del 19% dei finanziamenti complessivi, di cui l´1,2% se consideriamo gli investimenti ferroviari.

Però, fratello meridionale, una colpa ce l´abbiamo davvero. Se, nonostante il trattamento che ci viene riservato da questa cartaccia stampata, manco utile a nettarci il deretano, dovessimo continuare ad acquistarla.

Felice Pironti